Offriamo in questa giornata la nostra preghiera e le nostre azioni al Signore per gli educatori e gli animatori, in particolare della nostra diocesi, perché con il loro servizio e la loro testimonianza possano essere accanto ai bambini, ai ragazzi ed ai giovani con passione e dedizione per aiutarli ad incontrare il Signore. Allo stesso tempo chiediamo che siano sempre più consapevoli della responsabilità del loro servizio e si sentano motivati e accompagnati nel formarsi, a livello umano e spirituale, per poter corrispondere sempre più e sempre meglio alle esigenze delle persone loro affidate.
PREGHIAMO
Dio di bontà e di misericordia,
che ci chiedi di collaborare alla tua opera di salvezza
manda numerosi e santi operai per la tua vigna,
perché alla tua Chiesa non manchino mai annunciatori coraggiosi del Vangelo,
sacerdoti che ti offrano anche con la vita il sacrificio dell’Eucarestia
e che quali segni splendenti di Cristo buon pastore,
guidino il tuo popolo sulle strade della carità.
Manda il tuo Spirito Santo a rinfrancare il cuore dei giovani,
perché abbiano il coraggio di dirti sì quando li chiami al servizio dei fratelli,
la perseveranza nel seguire Gesù anche sulla via della croce
e la gioia grande di essere nel mondo testimoni del tuo amore.
O Maria, Madre dei sacerdoti, dona a tutti i membri della Chiesa pisana
la tua stessa fedeltà per testimoniare a tutti
la gioia che nasce dall’incontro con Cristo che vive e regna nei secoli in eterno. Amen.
IN ASCOLTO DELLA PAROLA
Dal Vangelo secondo Matteo (9,1-8)
In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
PER ENTRARE NELLA PAROLA
Dopo l’allontanamento ostile da parte dei Gadareni, Gesù rientra a Nazaret e subito “gli portavano” un paralitico. Ma chi? Quanti? Perché lo facevano? Matteo non ce lo dice, né qui né dopo, nascondendo i portatori del paralitico dietro verbi con soggetto implicito. Questo riserbo mette in particolare evidenza il comportamento di Gesù che invece è su di loro che indirizza la sua prima attenzione, “vedendo la loro fede”. Poi, ma forse bisognerebbe dire “di conseguenza”, si rivolge al paralitico per incoraggiarlo e … liberarlo dai peccati! Successivamente lo guarirà anche dalla paralisi, ma quello che avviene qui è molto più straordinario della guarigione fisica: al paralitico vengono rimessi i peccati per l’intercessione dei portatori, senza apparente coinvolgimento del paralitico che li ha commessi! Ma ecco un gruppo di scribi, appollaiati lì nei pressi come cornacchie. Loro sì che sono menzionati esplicitamente, ma loro, invece di provare compassione per il paralitico, pensano solo a screditare quest’uomo che si permette di invadere un campo che considerano di loro esclusiva competenza. Ma anche a loro, come ai portatori, Gesù legge nel pensiero. E li sfida sul piano materiale, l’unico nel quale credono veramente, mostrando la guarigione fisica del paralitico legata e in qualche modo conseguente alla guarigione spirituale contestata dagli scribi. La guarigione è quasi brusca, come il congedo del paralitico, invitato ad andarsene portando via il suo letto. E lui se ne va, inconsapevole di aver avuto in tutta la vicenda un ruolo di secondo piano, ben contento della guarigione, operata da Gesù ma resa possibile dai suoi portatori.
PREGHIERA DI INTERCESSIONE
Guida: Chiediamo a Dio Padre di far risuonare, con forza, nella nostra vita le parole: “alzati e cammina”, perché con fiducia possiamo seguirlo per avere la pienezza della vita: insieme e diciamo:
O Padre, fa’ che ascoltiamo la tua voce.
- Per la Chiesa: perché attraverso il sacramento del perdono testimoni l’amore di Dio per ogni uomo. Preghiamo
- Per le comunità parrocchiali: perché la misericordia, la compassione, la vicinanza, siano più forti del giudizio. Preghiamo
- Per gli educatori e gli animatori: perché in questo tempo in cui le attività sono sospese, non si perdano di coraggio e con fantasia e amore, trovino mezzi e opportunità per continuare il loro servizio. Preghiamo
- Per i giovani: perché l’estate sia un tempo opportuno per coltivare maggiormente l’ascolto della Parola e la preghiera. Preghiamo
PADRE NOSTRO
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