Nel tempo di AVVENTO di quest’anno la solennità dell’IMMACOLATA prende il posto della seconda domenica. Tuttavia non ci discostiamo di molto dalla proposta liturgica:
riflettere sull’incarnazione del Verbo grazie all’iniziativa divina e al sì di Maria è occasione complementare di preparazione al Natale.
In particolare, sottolineare nella Messa la centralità dell’ascolto della Parola ci mette in sintonia con la docilità e la prontezza con cui Maria pronuncia il suo sì.
Sappiamo bene come la disponibilità ad ascoltare Dio che ci parla non va separata dall’impegno ad ascoltare i fratelli, a cominciare dai più poveri.
In questo spirito vogliamo vivere il segno di condivisione proposto in questa domenica: la raccolta di materiale per l’igiene personale per le detenute che scontano la pena nel carcere “don Bosco” di Pisa.
PER RIFLETTERE E PREGARE IN FAMIGLIA
Nella Liturgia della solennità di Maria Immacolata, il racconto della GENESI (3, 9-15) mette Adamo ed Eva a confronto con Dio. Non hanno ceduto alla tentazione di poter essere “come Dio” e si nascondono per sfuggire alla sua presenza. Ma ben altra è l’intenzione del Signore: mettere inimicizia tra la discendenza del serpente e quella della donna. È l’inizio dell’attesa dei tempi messianici; la lettura cristiana del testo scorge nelle parole della Genesi il “protovangelo”, sarà il Figlio di Maria a schiacciare la testa del serpente: cioè la sconfitta del peccato e il compiersi del disegno della salvezza.
Quali sono le circostanze o le occasioni in cui le nostre scelte non si conformano al comandamento dell’amore?
Subiamo la tentazione di “essere come Dio”, facendoci arbitri o decisori di ciò che è bene e ciò che è male?
Occorre diventare capaci di prendere le distanze da tutto ciò che nella mentalità corrente e negli strumenti di comunicazione (inclusi i “social”) diffonde cattiveria, superficialità, sospetto, invidia, ostilità… Parliamone in famiglia, proviamo a fare qualche esempio e a prenderci qualche impegno, p. es. un uso moderato di cellulari e smartphone…
PREGHIERE PER L’INIZIO DEL PRANZO O DELLA CENA
Dio nostro Padre:
il tuo Figlio Gesù ha promesso
di invitare alla sua tavola
il servo fedele.
Concedi a noi
di essere sempre vigilanti
per attendere il suo ritorno,
e di ricevere con riconoscenza
questi doni della tua bontà.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Sii benedetto, Dio nostro Padre,
che rigeneri la nostra vita
con l’abbondanza dei tuoi doni.
Fa’ che i nostri cuori
siano aperti ai piccoli,
ai poveri, agli sfortunati
di questo mondo
affinché riconosciamo in loro
Colui che per noi si fece povero,
Gesù Cristo nostro Signore. Amen.
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