Se Adamo ha considerato l’essere come Dio una preda da conquistare e ha steso la mano verso l’albero per “rapire” la qualità divina, Gesù ha percorso il cammino opposto e al termine della sua esistenza terrena è giunto a stendere le sue mani sulla croce per offrire la sua vita nella libertà e per amore di Dio e degli uomini.
È proprio guardando a come Gesù ha combattuto contro le tentazioni che anche noi cristiani possiamo affrontarle. Anzi, il nostro compito è quello di predisporre tutto perché sia Gesù stesso a lottare in noi, come ha capito con intelligenza Sant’Agostino: “Gesù Cristo fu tentato dal diavolo nel deserto, ma in Cristo eri tentato tu: in lui fosti tu a essere tentato, in lui tu riporti la vittoria”.
Enzo Bianchi
«Abbiamo bisogno di trovare Dio, ma non possiamo di certo trovarlo nel rumore e nell’inquietudine. Dio è amico del silenzio. Osservate come la natura – gli alberi, i fiori e l’erba – cresce in silenzio. Osservate le stelle, la luna e il sole, come si muovono in silenzio. Più riceviamo in silenziosa preghiera, più riusciamo a dare con le nostre azioni».
Madre Teresa
PROPOSTA DI IMPEGNO PER LA SETTIMANA
Cerchiamo la tentazione per la quale abbiamo detto: «è più forte di me», e la combattiamo. Non da soli.
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