Incontro Caritas del 24/4

 

Unità Pastorale della Valgraziosa

Calci, 20 aprile 2018

 

Questa è una lettera/riflessione a tutti i componenti di un insieme di persone, di associazioni e realtà che si è un po’ sfilacciato e che per vari motivi recentemente abbiamo convocato troppo di rado.

Per un periodo (un po’ di tempo fa, qualche anno… il tempo passa in fretta!) ci siamo trovati ogni due mesi circa in orario serale per riflettere, formarci e organizzare.

Poi abbiamo cominciato a riunirci il sabato mattina, puntando soprattutto alla presenza di uno o qualche rappresentante delle diverse realtà coinvolte (San Vincenzo, Misericordia, Bottega della Fantasia, Colle Libera tutti, Cif… scusate se dimentico qualcuno) per esaminare insieme alcuni “casi”, situazioni e impegni che richiedono un intervento sinergico.

Inoltre all’inizio della’Avvento e della Quaresima ci siamo ritrovati con Caritas e gruppo Liturgia per preparare le proposte sia liturgiche che caritative per i “tempi forti”.

Da un po’ di tempo, per alcuni motivi; l’incontro del sabato è saltato e non è stato rimpiazzato con una convocazione in orario diverso.

La conseguenza di tutti gli andamenti di cui sopra è stato (almeno a me sembra, e in linea generale):

  • un calo di tensione e coinvolgimento (alcune persone che avevano dato inizialmente disponibilità le abbiamo “perse”?)
  • alcune cose vanno avanti affidate a qualche “cireneo” di turno
  • per alcune prospettive tracciate o almeno abbozzate è incerto se potranno diventare davvero un impegno comunitario di tutta l’unità pastorale, di cui la Caritas dovrebbe farsi animatrice, educatrice, attivatrice di coinvolgimento e nuove risorse umane.

Penso in particolare a:

  1. il progetto Misericordia Tua (i lavori alla casa di Sant’Andrea sono avanti, a giugno si dovrebbe inaugurare, a settembre accogliere i primi detenuti)
  2. un appartamento (dei due che stanno sopra la canonica) da destinare ad accoglienza temporanea.

E però ricordo, a me stesso e a tutti quelli che c’erano, il positivo incontro che avemmo con l’Arcivescovo nel corso della visita pastorale, quando gli esponemmo le nostre attività e i nostri progetti in tema di Caritas e solidarietà sul territorio calcesano.

A questo punto, per non deprimerci, dico: non è mai troppo tardi, però diamoci una mossa e vediamo di trovare tempi e modi per rilanciare quella che deve esser un’opera di sensibilizzazione e crescita dell’intera comunità, e anche di dialogo e collaborazione con le istituzioni (in primo luogo Comune e Servizio sociale) e con realtà associative “laiche” come pure di coinvolgimento di uomini e donne di buona volontà.

Tutto questo mi garberebbe fosse il motivo di confronto martedì 24 aprile alle ore 21.15 nella canonica della Propositura.

Un caro saluto a tutti,

Don Antonio